Mio caro prediletto,
attore di gran fama,
tu, comico perfetto,
m’allieti ogn’ora grama,
con quella smorfia eccelsa ²⁹
che pròvvidenzialmente
la natura t’ha messa
per offrirla a la gente,
con tutta l’ironia
che, immensa, vi traborda
con tale simpatia
che più nessuno scorda!
Tu, l’indimenticato
Principe de le risa,
per noi se’ già beato,
poiché t’imparadisa
la nobilissim’arte
in cui ti se’ distinto
(ponendoti da parte
da ogn’altro, da te vinto),
d’allietare i pensieri
d’un’intera nazione;
ed oggi, quanto ieri,
vive la tua missione
ne’ cari tuoi filmati,
perenni terapie,
omai memorizzati
come preghiere pie.
Ne sono ormai convinto:
santo tu sei, lassù; ³º
e, da prove sospinto,
sono persuaso, in più,
che ‘l fato t’ha segnato,
se, anagrammando il nome,
la frase che ho cavato ³¹
è: “Dico: un artistone!”