OLTRE GLI ALTRI LUOGHI

Oltre gli altri luoghi

Quanto più è fuori dubbio che la fotografia sia uno strumento capace di porre domande ma non sempre di dare risposte, tanto più è necessario che invece di recedere a una dimensione di pura speculazione concettuale si faccia invece mezzo pratico di indagine. Se infatti non è più possibile guardare un’immagine—non la realtà, anche se la confusione tra le due è sempre maggiore—con la pretesa o l’illusione di trovarvi la verità, è pur sempre importante poter contare sulla sua capacità, nella versione più inconscia, di essere specchio del tempo e, in quella più consapevole, di penetrare la superficie della rappresentazione per arrivare a un tentativo di chiarificazione che, anche se per sua natura parziale e imperfetto, tende comunque a un fine etico.

A venticinque anni di distanza da un primo esperimento in questa direzione, Silverbook Edizioni si trasforma in Silverbook Produzioni e torna a sporcarsi le mani con un lavoro corale, eclettico e generoso: mosso da un approccio molto contemporaneo (tra le cui parole chiave figurano ‘decentralizzato’, ‘quantico’, ‘multisensoriale’, ‘random’ e ‘omeopatico’), Oltre i luoghi rappresenta infatti un ritorno ideale—ma con tutta l’acqua che è intanto passata sotto i ponti del pensiero e della pratica fotografica—a quegli Altri Luoghi attorno cui nel 1992 si costruiva il nucleo originale di quello che oggi, in modalità network, si propone di riflettere sul paesaggio sociale e sui mezzi che ancora abbiamo per descriverlo e narrarlo.

RAFFAELE VERTALDI

Concessione del Sole 24 Ore

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