NAPOLI è un’altra cosa

NAPOLI è un'altra cosa

Eh sì… è n’ata cosa…

Di Napoli, tutti son d’accordo nel proclamarla città bellissima, anzi… unica. Nel proclama, spesso vi è lo sventolìo di un mito, mal piantato sulla concretezza della terra. Sono sventolii che fanno più male che bene all’amata Città.
Personalmente ho amato e amo Napoli: come dice la mia grande amica, dottoressa omeopata di Napoli, Marisa Certosino, “vuole bene a Napoli, lui alto-atesino, più di noi napoletani”. Questione di carattere, proprio per questo non risparmio critiche alla grandeur di tantissimi napoletani che si rifugiano nei ricordi, nel sole, nel mare, senza però impegnarsi realmente e continuativamente per la propria città. Ma su questo torneremo nel vicino futuro.

Subito, invece, ci soffermeremo su un fatto particolare. A Napoli, vi sono almeno 8 noti giornali e altri importanti per autorevolezza. In altre città, se ne stampano molti di meno.  

            Un proverbio napoletano recita così: “Se hai lavoro, mangi. Se non hai lavoro, mangi e bevi”. E sempre di Napoli è la tradizione del “caffè sospeso” ed oggi (ben più benemerita) quella de “la pizza sospesa” E già qui si vede la differenza popolana morale rispetto ad altre città, magari blasonate di risultati, capitale e spreco. Per carità, qui c’è la camorra e sarà argomento di studio ed azione. Ma non dimentichiamo che le mafie NON hanno assolutamente confini: Cina, Russia, Nord Italia, Nigeria eccetera. E che con la mafia han fatto patti i Savoia, come gli americani, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Ma su questo, ritorneremo.
            E si può allargare il famoso proverbio di cui sopra, forse in questo modo: “Se vuoi leggere, i giornali non mancano. Se vuoi scrivere ai giornali, questi aprono le  porte e si moltiplicano”. Andiamo a spiegarci. Era il 2005 e da qualche anno avevamo fondato un’Associazione culturale ecologica e di campagne civili. Ci accorgemmo che uno dei mezzi più immediati ed efficaci per dare un apporto civico alla Città e al Pianeta stesso, era quello di scrivere ai giornali. E accadde più di una volta che due o tre delle nostre comunicazioni venissero stampate su più giornali nello stesso giorno. Addirittura anche sullo stesso giornale.
E lo feci notare ai miei amici e compagni di cammino: “Provate a farlo in altre città. A volte, addirittura troverete ostracismo ed opposizione”.
A Napoli invece, eravamo frequentemente ospitati da “Repubblica”, “Il Corriere del Mezzogiorno”, “Napoli più”, “La Voce della Campania” (oggi “La Voce delle Voci”) ed altri, ma soprattutto da “Il Mattino”, come ben si può notare dall’immagine che qui riportiamo.
E “SFOGLIAMO” in questo passato, nelle tre lettere inviate al giornalista e giornalista Pietro Gargano e in questa rubrica di ZoomIN’(essa stessa denominata “SFOGLIANDO”).  E’ davvero  bello leggervi una forte volontà di partecipazione e di accoglienza da parte del giornale stesso. E -proprio oggi- chiediamo agli amici napoletani di scrivere a ZoomIN’, per aggiornarci su dove sia veramente arrivato il “pensiero ecologico” di Napoli.

Redazionale

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