Hülya Özdemir

Hülya Özdemir

I mille volti delle donne

Fanno delle cose, le donne, alle volte,

che c’è da rimanerci secchi.

Potresti passare una vita a provarci:

ma non saresti capace

di avere quella leggerezza

che hanno loro, alle volte.

Sono leggere dentro. Dentro.

Oceano Mare – Baricco

Ritratti intensi e parlanti, le illustrazioni di Hulya Ozdemir non hanno bisogno di molte parole: sono originali, vivaci, energiche e piene di piccoli dettagli colorati. L’illustratrice dei mille colori è un’artista nativa di Istanbul, che lavora principalmente in Norvegia: i suoi riferimenti artistici sono Frida Kahlo e Gustav Klimt, due artisti apparentemente molto lontani, che trovano nelle sue opere una perfetta armonia. La straordinaria potenza del colore è il suo tratto distintivo: la realtà viene raccontata e determinata attraverso il colore, dal personaggio si sprigiona una palette cromatica che ammalia l’osservatore e impreziosisce di significati allegorici il soggetto dipinto.

Hulya: solo figure femminili. Determinazione, forza ed equilibrio sono protagoniste delle sue opere. Donne intense: sguardo diretto, fortissima femminilità. Donne inafferrabili, misteriose e magnetiche.
Donne meravigliose.

Ester Giamberini

Monotematica, pluritematica. Trionfo di colore,  verticalità che ti proietta fuori dalla tela. Subito a colloquio con Frida e Klimt. Subito ce li presenta: non è difficile che ciò avvenga. La psicologia della sua arte si libera in uno sfolgorìo improvviso, ma che in qualche misura, già dopo il primo torrente di colore, ti attendi inevitabilmente.

Quello che poteva essere vissuto come una scorciatoia, addirittura una pecca di origine grafica, in realtà diviene luminosa distesa di stelle e piccoli pianeti, cui nessun occhio vorrebbe di lì in poi rinunciare. Spesso appaiono, indimenticabili, sulle sue tele.
Regina, allieva, volentieri si affianca alla dura e sofferta Khalo. Frida e Oder, Judith e Klimt: al di là, ben al di là del confronto, sgorgano pensieri a schiera, colori, sentimenti armonia e connubio, dal cuore stesso di Istanbul. Magnetica, sposa il figurativo al ritratto semplice, maturo; coniuga la traccia di naif sui generisassolutamente ricco,  ad una rispettosa esplosione.

Alois Walden Grassani

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