Colonizzazione, finte indipendenze e l’attuale dominio totale della vita e delle risorse africane consentono a pochi privilegiati, quasi sempre imposti al potere da interessi esterni a quei paesi, di concentrare nelle sole loro mani la gran parte delle ricchezze nazionali. Queste permettono a pochi enormi sfarzi e depositi miliardari nelle nostre banche. La figlia dell’ex presidente dell’Angola, è nota come la donna africana più ricca del mondo in grado di controllare tanta parte dell’economia portoghese, cioè del paese colonizzatore dell’Angola. In Angola il reddito medio pro capite è alto, ma questa sua altezza vede la super ricchezza dei pochi al potere e la miseria estrema della quasi totalità della popolazione. Questo è solo uno dei mille esempi.
Allora certamente non scappano quelli che non hanno neanche un dollaro al giorno di cui vivere. Non potrebbero. Ma a scappare sono dei poveri. Poverissimi che finanziano il loro viaggio o con il proprio lavoro nei paesi dell’Africa mediterranea in cui i salari sono più alti, come era in Libia, o con il sostegno della famiglia larga africana. Fugge la gioventù africana stanca di guerre e mancanza di futuro.
Aiutarli a casa loro significa impedire l’orrore della predazione. Come? Innanzitutto rendendo trasparenti i contratti minerari nei paesi africani, tacciabili le loro materie prime. Questo renderebbe certi e credibili i bilanci di quei paesi, rafforzerebbe le locali democrazie e bloccherebbe le guerre di rapina.
Aiutarli a casa loro significa rendere impossibili trasferimenti ingiustificati di denaro da e per i paesi africani. Si metterebbero in crisi i gangli della corruzione che affama l’Africa e arricchisce i nostri potenti.
Sogni? Assolutamente no. In tanti paesi esistono leggi di questo tipo. Questa strada è stata aperta. Percorriamola. Ad altri e al loro razzismo, lasciamo il racconto -infame e bugiardo- che fa credere che in Italia arrivano i ricchi.
Silvestro Montanaro
Rif: Raiawadunia