“Una volta privato di sali minerali, vitamina B, amminoacidi, lo zucchero -divenuto bianco- risulta essere una vera e propria calamita, capace di attirare gli elementi e le sostanze di cui è stato impoverito. Così, una volta introdotto nel corpo umano, richiede vitaminaB1, amminoacidi, sali minerali all’organismo stesso. Con ciò avvengono numerosi problemi e subentrano varie patologie. Infatti, la vitamina B1 è indispensabile ai processi di interscambio e ricambio. Lo zucchero bianco -decomposto- richiede vitamina B1 all’organismo, particolarmente alle cellule nervose. Ulteriori problematiche sono quelle cardiovascolari. Come sintomo, si può riscontrare una ipersalivazione e conati di vomito, anche se si tratta -spesso- di una sorta di percezione e sensazione. La vitamina B1 (Tiamina) influisce sulle capacità cognitive, dell’attenzione e dell’apprendimento. E’ importante anche per un effetto positivo sul morale, sull’allegria, sulla depressione. Spesso si ritiene -erroneamente- che lo zucchero bianco sia utile in tal senso: in realtà contribuisce all’innalzamento improvviso e temporaneo della curva glicemica e di conseguenza di una sorta di euforia. Ma è un effetto breve e sfocia in un abbassamento dell’allegria, sino alla depressione. Se a questo si aggiunge tutto l’effetto negativo sul sistema nervoso, inclusi i suoi collegamenti lungo tutta la spina dorsale, si può facilmente dedurre quale sia l’effetto finale. L’impoverimento di sali minerali porta ulteriore danno ad ossa e denti, all’umore, cui facilmente si può aggiungere l’apporto psicosomatico di auto-disistima”.
(Seminario Primavera 1978 – Bologna – Palazzo Podestà – A.W.Grassani).
Il dott.Brucker e i due scienziati inglesi Cleave e Campbell, hanno confermato con diversi studi ed un’ampia statistica, che nelle popolazioni in cui non è invalso l’uso degli idrati di carbonio raffinati (zucchero bianco, cereali raffinati), non si verificano arteriosclerosi, infarto, trombosi, vene varicose, carie dentali, paradentosi, ulcera gastrica e duodenale, stitichezza, calcolosi biliare. Di tutto ciò, hanno dato denominazione ad una malattia primaria: SACCARIDOSI. Con tale termine, si vogliono indicare tutte le malattie che insorgono a causa dei saccaridi. (In pratica, si tratta delle patologie sopra indicate in neretto e corsivo – n.d.R.).
Il dott. William Coda Martin (su “Organic Michigan News”, classificò lo zucchero bianco come vero e proprio veleno. Al contrario, accondiscendenti divulgatori e medici lo chiamano ancora oggi -blandamente e bonariamente- con il nome di zucchero da cucina. Il dott. Martin lo denomina come vero e proprio veleno, in quanto privato di energia vitale, vitamine. minerali, amminoacidi. Il suo lavoro di ricerca e denominazione risale agli anni 1950. Ne parla ampiamente William Dufty, autore del libro Sugar Blues.