E’ di pochi giorni fa, la dipartita di Raymond Poulidor, infelice e -lui sì, davvero- eterno secondo.
83 anni, l’ex ciclista francese è rimasto noto per un bizzarro primato: è arrivato molte volte alle spalle del grande rivale Jacques Anquetil, ma anche -in tempi successivi- dietro Gimondi e Merckx. Poulidor fu un forte scalatore, non vinse mai il Tour de France e non indossò nemmeno per un giorno la maglia gialla. Però, detiene un altro, notevole record: quello di essere finito più volte sul podio finale del Tour. Per otto volte, tra il 1962 e il 1976, nella lunga e faticosa carriera, la sua generosità è stata premiata con un secondo e un terzo posto finale…
Per non parlare del primato della longevità sportiva: nel 1976, a 40 anni compiuti, è arrivato terzo nella classifica generale della Grande Boucle, per la terza ed ultima volta.
Vinse una Vuelta di Spagna, una Freccia Vallone e una Milano-Sanremo, oltre a 7 tappe al Tour de France. Divenne comunque molto popolare e ammirato dai tifosi: faticatore, con un modo “antico” di correre, in vera antitesi di Jacques Anquetil, calcolatore -non per niente, re del cronometro- moderno, elegante, seduttore e fumatore. Da noi Coppi e Bartali, poi una sequela di rivalità frazionate. In Francia, Anquetil e Poulidor.
Adieu Raymond, Felice, Jacques!