LA FAME, PRIMA DELLA TEMPESTA

LA FAME, PRIMA DELLA TEMPESTA

Sono rimasto assolutamente colpito dal comportamento delle nostre forze politiche e dalle nostre figure istituzionali. Arrivo subito al punto.

Con i fatti e non con i proclami, gli slogan, si stanno perpetrando danni al corpo vivo del Paese Italia.

Il popolo è distratto: arrivare al 20 del mese, Sanremo, reddito di cittadinanza, il nuovo Samsung, Mac o PC, campionato di calcio e champions’, le tragedie dello Yemen, del Venezuela, ominicidi e femminicidi, malasanità, provax-novax-liberivax, TAV no TAV, Salvini salvatore della Patria, Salvini con felpa di Siracusa o di Vigevano, della polizia o della secessione, Salvini onnipresente uomo forte dalle idee chiare, Salvini solo al comando, Salvini qua Salvini là.

Intanto si sciolgono ghiacci, ma per adesso va bene: voglio comprar casa a Rimini, ma per quindici anni forse ce la faccio a viverci, poi la vendo a qualcuno e lo frego perché verrà esondato.

 

E anche risse in parlamento, la quieta presenza del presidente Mattarella, l’inquieto disorientamento dei presidenti di Camera e Senato.

Ma parlando di tutto questo, dove vogliamo arrivare? Cosa voglio dire con tutto ciò? La realtà è che voglio mettere la lente su altre silenziose bombe politiche, governative. Cerchiamo di chiarire…

Si fanno tasse su cui nulla si capisce: ecotassa.

Si avviano le pratiche per l’AUTONOMIA DI NUOVE REGIONI: all’improvviso emerge la tranquillizzante maschera di De Luca, con la sua rasserenante voce da pitone incazzato dalla nascita e ci fa sapere che ha avviato l’iter, a ruota di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, con la benedizione del sottosegretario Bressa, già uomo di D’Alema, Amato, Renzi, DC, Margherita, Popolari, Letta, PD, insomma -per il distratto che non lo conosce- uomo per tutte le stagioni.

“Firme storiche”, “passi da cui non si torna indietro” così si esprimono emeriti e lucidissimi statisti come Zaia, Maroni, Bonaccini (presidente Emilia Romagna, per chi continuasse ad essere distratto). E Bressa imperversa: Regioni autonome, c’è la prima firma. “Un passo storico”, maggiori autonomie? Non solo per il Nord.

“Siamo partiti con tre regioni e speriamo che queste siano solo l’avanguardia perché è una questione che riguarda tutte le Regioni d’Italia”. Le prossime? Piemonte e Liguria, ma ci sono trattative anche con Campania e Puglia“.

Trattative: capito al mercato delle vacche si fa questo: TRATTATIVE !!! E Bressa, uomo di governo, che SPERA che le tre regioni iniziali siano SOLO L’AVANGUARDIA. Capito cosa dice il componente sottosegretario di governo? E’ come se l’arbitro di una partita di calcio tifasse per una squadra, su cui sta arbitrando.

E si parla anche di Istruzione Autonoma, quindi di destinazione differenziata dei docenti, che verranno allettati da proposte migliori in regioni più ricche. E non fatichiamo a immaginare quali saranno e quale discriminazione verrà attuata !

A questo punto -come per le eredità- anche per la Repubblica Italiana, erede del Regno d’Italia, si prospetta la possibilità di uno scenario inconsueto: le regioni stuprate e derubate da Piemonte e Savoia, chiederanno a ragione i danni alla Repubblica Italiana, con restituzione del maltolto e calcolo di danni ed interessi.

                                                                                                                                         

                                                                                        Alois Walden Grassani

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