FATTORI CEREALIANI (1977-2018)

FATTORI CEREALIANI (1977-2018)

La paura spesso accompagna colui che cambia alimentazione.  Sono stati sollevati problemi sui fattori anti-nutrizionali dei cereali. Molti medici e studenti mi hanno insistentemente chiesto di sciogliere questo fastidioso nodo.  Sono apparsi anche “autorevoli articoli”, su riviste quali American Science ed altri. Si inocula il timore che esistano, nei cereali integrali, acidi capaci di inibire la sintesi nel corpo, di ferro, di calcio, magnesio etc. Molte sono le considerazioni da fare in proposito. L’accusato numero uno è l’inositolo, forma naturale del gruppo vitaminico B: tale imputato è stato assai chiacchierato e discusso per molti decenni.

Potrete scoprire che l’acido fosforico dona l’inositolo e -con esso- esteri di cui l’estere esafosforico dell’acido fitico è il più importante. Tale tipo di estere si trova allo stato naturale e costituisce una importante riserva di fosforo, nei vegetali, sotto forma di sali di calcio e magnesio. In realtà lo si ritrova in numerosi vegetali.

Denominazioni e constatazioni

FITINA: sale di calcio e magnesio dell’acido inositesafosforico. Contiene fosforo e in tal senso è terapeutico.

FITASI : enzima riduttore dell’acido fitico.

INOSITOLO ESAFOSFORICO o ACIDO FITICOè presente nel regno vegetale. Terapeutico, epatoprotettore.

L’eccesso di acido fitico comporta il mancato assorbimento di calcio; piccole quantità ne favoriscono invece l’assorbimento. Il livello del calcio è comunque regolato dagli ormoni tiroidei. Per un buon funzionamento della tiroide è necessario lo iodio, di cui sono ricche particolarmente le alghe, grandi portatrici, fra l’altro, di calcio biodisponibile.
Va ricordato che il calcio di origine animale non è biofruibile: si deposita inerte nell’organismo umano. Assieme al fluoro, rende rigide e fragili le ossa, frantumando con ciò la leggenda metropolitana instillata dai produttori di fluoruro di sodio (derivato tossico della lavorazione dell’alluminio).

ESTERE: sostanza chimica risultante dalla combinazione acido + alcool, con eliminazione di acqua (secondo la medicina tradizionale cinese yin + yin respinge yin all’esterno).

La particolarità è che, nei cereali integrali, l’inositolo è nella sua forma più attiva (yang). Gli altri frutti di cui sopra, hanno pure essi alcune caratteristiche dei cereali, facendo parte del regno vegetale e venendo anch’essi dalla terra, ma -per motivi già studiati- non sono tutti adatti all’uomo. Perché mai l’uomo non può mangiare tutti i funghi, e talora gli sono dannosi anche quelli commestibili?

E perché invece alcuni animali possono nutrirsi della mortale Amanita Phalloides?Ad ognuno il suo, dunque.

L’inositolo esafosforico è una riserva fosfo-organica della clorofilla, utile allo sviluppo dell’embrione; e lo ritroviamo ancora nelle radici e nei cereali (yang).

È particolare il fatto che i primi a scoprire la fitina nei cereali siano stati proprio due giapponesi, Suzuki e Yoshimura, durante i loro studi sul riso.

E pure la fitasi, una diastasi specifica che agisce sulla fitina è stata scoperta da Takaishi. L’Oriente ha aperto la civiltà del riso e ha continuato a tracciare la via. In ogni caso, il nome di medici e studiosi giapponesi, negli studi di cui parliamo, non compaiono se non riguardo ai cereali!

Molti studiosi si sono preoccupati per la capacità dei fitati (i sali dell’acido fitico) di interferire con l’assorbimento di alcuni ioni metallici quali calcio, ferro, magnesio, zinco, formando complessi insolubili, che vengono escreti con le feci. Di qui paure e ripensamenti.

Ma facciamo alcune considerazioni:

1) Le farine integrali contengono più acido fitico rispetto alle farine bianche.

E ancor più ne contengono i chicchi interi.

2) I cereali contengono la fitasi, un enzima che riduce gran parte dell’acido fitico a inositolo e fosfato organico e che ritroviamo pure in ogni parte dell’organismo umano ed in qualsiasi carne animale.

3) La cottura elimina tale enzima. Quindi si dovrebbe dedurre che tale ragionamento debba portare, come minimo, al crudismo.

4) Mangiare pane non lievitato comporta una maggiorazione di acido fitico pari allo 0,23% rispetto al pane lievitato con lievito industriale. II pane più adatto all’uomo non è né il primo né il secondo, bensì quello lievitato naturalmente, o con lievito naturale derivato da pasta inacidita, ricca di enzimi naturali idrolizzanti (riduttori) l’acido fitico; tali enzimi sono benefici per fegato e intestino, usualmente colpiti da prodotti chimici, quale lievito secco, zucchero bianco etc.

Ciò che è assai interessante è il ruolo dell’acido fitico nel metabolismo dei carboidrati, il che ci consente di affermare che i cereali integrali non ingrassano e di conseguenza danno il peso giusto. Troviamo l’inositolo anche nelle giovani piante, nei frutti acerbi, perciò con la «cottura della masticazione» (50 volte ogni boccone, meglio se di più ancora), possiamo portare a maturazione questo loro stadio, ottenendo in cambio il mantenerci giovani.

Non dobbiamo dunque temere questo nome, “inositolo”: esso è insinuato in molti cibi e in tutti i tessuti animali. Ovvero : temere l’estere esafosforico dell’acido fitico, la fitina, significa inseguire le streghe. Perché potremmo dire che nello stesso gruppo fosforico esistono anche le varianti Mono-, Tri-, Tetra-, Penta- Fosforico, moltiplicando così ricerche e preoccupazioni, disperdendo l’attenzione in analisi, per di più fra loro contradditorie. Appaiono opinioni sempre diverse e fra loro contrastanti di scienziati e studiosi. Così vediamo nomi inglesi, francesi, italiani, giapponesi, tedeschi, etc. , affermare i poli opposti delle loro affermazioni derivate da un metodo erroneo che annulla gli sforzi volonterosi di tanti studiosi. Conosciamo già l’analisi e l’abbiamo incontrata in vari studi: dobbiamo usarla, «non essere da essa usati».

L’inositolo è -in realtà- fattore di crescita e anche di cura.

Se voi mangiate zucchero, caseina, sali, olio di fegato di merluzzo, acido nicotinico, estratto di lievito, tiamina, riboflavina, acido pantotenico (integratori vari), ma seguite una alimentazione ordinaria, vi ammalerete: stipsi, dermatiti, tigna alla pelle, alopecia, caduta dei capelli saranno i sintomi più ordinari e immediati. Se userete successivamente cibi ricchi di inositolo, ne sarete curati. Se un animale soffre di queste patologie, con cereali integrali e verdure potrete curarlo in tempo assai breve, giacché l’animale normalmente ha capacità reattive più rapide rispetto all’uomo.

 

In quasi tutti i casi sperimentali, la presenza di inositolo ha curato le malattie sopra indicate; al contrario, in sua assenza, si è arrivati alla morte. Ma, ancor più, esso ha sempre influito nella crescita. Quindi, non si tratta di carenze alimentari, ma addirittura del compimento dei cicli di sviluppo. 

La mancanza di acido fitico ha portato pure a nascite di creature morte, o a susseguente mortalità neonatale.

In vari studi, abbiamo già esaminato gli aminoacidi. Fra questi: l’alanina. Un suo derivato appartiene allo stesso gruppo B, cui appartiene l’inositolo. Si tratta dell’acido pantotenico, o Vit.B5: in unione con l’inositolo, consente di guarire dall’alopecia, o perdita dei capelli. Questa malattia va guarita, giacché non è solamente una malattia estetica, bensì indica un cattivo funzionamento degli intestini e del fegato, in particolare. Molti amici mi dicono di essere in buona salute, e sono calvi. E non si curano della «bellezza». Questo tipo di bellezza, l’armonia, va curata: non abiti, brillantina, trucco, colorazione dei capelli, etc., bensì quella bellezza che indica lo stato di salute degli organi interni. B5 e Inositolo esistono nei cereali integrali e creano difesa della pelle, anche in assenza di vitamina E.  Altri dati interessanti: l’inositolo previene e cura la formazione di acidi grassi e del colesterolo cattivo, togliendo le infiammazioni epatiche.

Il cancro

Gli studi già fatti vi hanno dato un’idea dell’unico modo reale per non venire sopraffatti dal cancro, l’imputato più innocente che io abbia mai conosciuto, e –al tempo stesso- il giudice più serio e incorruttibile del XX secolo. L’imputato è innocente, poiché in realtà il vero colpevole è l’essere umano, con i suoi comportamenti individuali e collettivi, personali e sociali: il vero creatore della malattia, il cui vero senso è malus habitus, vale a dire “cattiva abitudine”.

Le Funzioni degli Aminoacidi.
Ora riportiamoci agli aminoacidi del riso e riflettiamo. Particolarmente soffermiamoci su: Lisina, Metionina, Treonina, Triptofano, Valina. Essi presiedono al metabolismo dei grassi, attivando il fegato e (particolarmente Lisina, assieme ad Istidina, un altro aminoacido del metabolismo) l’intestino; creano emoglobina, tessuti e siero, generando le cellule (particolarmente Metionina e Triptofano); sono preventivi della degenerazione cellulare (Lisina e Arginina, altro aminoacido) ; sono regolatori delle funzioni della milza (Metionina). Quindi vediamo che in essi sta la salvaguardia della radice vitale dell’uomo: sangue, siero, tessuti; e anche regolazione degli organi maggiormente in crisi in questo secolo: fegato e organi sessuali, ghiandole mammarie e riproduttive. Ma, soprattutto, donano capacità protettive e rigenerative dei tessuti e delle cellule.

Un’altra constatazione: di tali aminoacidi non si trova più traccia nel riso bianco, nel cereale raffinato in genere; con questa comprensione, vediamo che il passo dalla imperversante degenerazione cellulare al ripristino cellulare (infinitesimale) e organico (umano) è semplice e porta dal cereale raffinato al cereale integrale; assieme, vi è necessità di ulteriori conoscenze e approfondimenti. Questa è la prima pietra: non più cibi raffinati, carne, energetici, bensì cereali integrali, il primo passo per… capire il senso del cancro. L’inositolo stesso si è spesso rivelato prezioso collaboratore nel caso del sarcoma, una forma di tumore «maligno» del tessuto connettivo.

Inquinamento nucleare, radioattività

Studiando i report dalla California (v.”mercurio nel riso” su Zoomin’) molti si sono sorpresi di leggere che l’acido fitico aiutava a «scaricare» i componenti tossici, quali il mercurio. Consideriamo adesso un altro tipo di metallo inquinante e cioè il bario, un metallo tossico, così come lo sono i suoi sali. Il solfato di bario è elemento usato per effettuare i raggi allo stomaco e all’intestino. Voi bevete una certa quantità di solfato di bario, opaco ai raggi X, il quale consente di visionare eventuali «presenze estranee»: estranee oltre a lui stesso, naturalmente! In effetti, assai spesso non serve a molto, giacché non sempre denuncia presenza alcuna, mentre in realtà si scoprirà, dopo qualche tempo, che esisteva, in quel determinato intestino, un tumore. Il solfato di bario e anche i raggi X, a diversi livelli, sono assai yin (nella terminologia cinese: espansori, diffusori, ampliatori) e tale è l’effetto che provocano: aiutano a diffondere (yin) il cancro. Essi sono incontrollabili, particolarmente i raggi.

I raggi, le schermografie sono creatori e diffusori di cancro, assai più di molti cibi, da noi accuratamente evitati. Spesso, elementi chimici dannosissimi e metalli pesanti -mercurio incluso- sono installati all’interno persino del chicco di riso integrale. L’acqua delle coltivazioni può portare inquinamento essa stessa. Molte acque cosiddette “potabili” contengono mercurio stesso.

Qualche tempo fa mostravo ad alcuni amici il deposito di calcio e cloro lasciato da 2 mm. di acqua in un bicchiere. E pensavo che, se l’inquinamento atmosferico stesso potesse essere colorato, le nostre città e i nostri polmoni formerebbero il più variopinto e terribile arcobaleno universale mai visto. Come difendersi da tutto ciò? La risposta è: cereali integrali, completi di tutti gli aminoacidi, e di tutte le loro vitamine, incluso l’inositolo. Si può notare che persone «trattate al bario», grazie al solo inositolo hanno scaricato dall’intestino e dallo stomaco questo indesiderabile ospite, con velocità tale da garantire una liberazione in metà tempo. Quindi esso consente una grande motilità peristaltica, particolarmente in presenza di elemento chimico estraneo: questa è la migliore garanzia nei confronti delle radiazioni atomiche stesse, del mercurio, del piombo. Infine un pensiero: animali nutriti di cereali integrali, inositolo esafosforico, sono guariti da malattie, anche terminali, comunque degenerative. Al contrario, animali nutriti di farina bianca, pane bianco sono morti per tumore, hanno perso il pelo, la loro pelle si è piagata, le ossa decalcificate. I loro figli sono nati morti, o si è creato uno stato di sterilità.

Tumori generici, tumori della pelle, decalcificazione, sterilità, degenerazione: è forse assai diverso ciò che accade da decenni all’umanità?

In realtà, alla vita di oggi, manca principalmente la libertà di capire fatti semplici ed evidenti.

E il Sistema si oppone a che si abbia la libertà di capire.

Alois Walden Grassani

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