VEGAN…

VEGAN...

…..quasi tutti sanno cosa significhi VEGAN. Per lo più, è considerata un’estremizzazione del “vegetariano”.  A sua volta, questo é considerato come un insieme di norme dietetiche, basate sull’utilizzo dei vegetali come cibo fondamentale. E questo è vero, anche se non sufficiente: faremo molte puntualizzazioni. Vogliamo qui focalizzare UN SOLO ASPETTO, che ancor oggi riesce a sorprendere: sia i vegetariani, sia i vegani spesso considerano lo zucchero come una presenza di marginale importanza. Vegani e vegetariani sono felici di salvare gli animali, anche se in modi diversi.

 

Ciò che sorprende è che NON si consideri estremamente pericoloso lo zucchero bianco. Vale a dire: l’importante è salvare animali, per lo più allevati in modi cruenti. Tuttavia non sarebbe importante salvaguardare la salute dell’essere umano e del pianeta, come se animali ed umani viaggiassero su pianeti diversi. Così, prodotti vegetariani e vegani, allegramente portano lo zucchero come ingrediente in etichetta. Anche dall’erborista. Gli stessi Centri equo-solidali, con leggerezza e ostentazione dichiarano come VEGANI i dolci manufatti, pur contenenti zucchero bianco. Ecco: NON vogliamo entrare nel merito di altri argomenti, quanto della superficiale considerazione dietetica, ecologica e morale: lo zucchero (campi e fabbrica) inquina le acque, la terra e l’aria. Le fa ammalare. Rovina la salute di operai ed impiegati nel settore zucchero bianco.

Ma apparentemente non fa danno agli animali: gli umani sono visti su filiere diverse. Perciò…. Via libera allo zucchero bianco………

Quella Vegana può essere una grande rivoluzione planetaria, purché NON divenga moda e superficialità.

OSSA DI ANIMALI

TRATTATE CON CALCE,

VENGONO UTILIZZATE

NELLA LAVORAZIONE

DELLO ZUCCHERO BIANCO

Il Prof. Yudkin presidente della

Associazione Nutrizionista Britannica

scrisse, negli anni’70 un notevole libretto

intitolato “White, Pure, But Deadly”

(Bianco, Puro, ma Mortale),

colpevolmente tradotto in italiano…

Bianco, Puro, ma NOCIVO”

                                                                                                                         Alois Walden Grassani

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