GIOBBE COVATTA: ” SALVINI E’ INVIDIOSO…..”.

GIOBBE COVATTA: ” SALVINI E’
INVIDIOSO…..”.

Sì, è vero. Sono razzista e me ne vanto. Di questi qua, di questi negri di m…. non se ne può più.
I barconi andrebbero affondati al largo, a cannonate, altro che salvataggi”.

Giobbe Covatta ha un diavolo per capello. Qualcuno, in malafede, ha raccontato che lui, sulla questione immigrazione, sarebbe d’accordo con Salvini. Proprio lui, che da una vita racconta le ragioni degli africani e fa da sponsor a più attività di vera solidarietà.
Quella che segue è la nostra conversazione semiseria. Il suo modo di rispondere alle tante banalità sparse a profusione sulla gente e sui popoli che bussano alle nostre porte. Una risata in faccia a chi semina odio e paure, bugie e razzismo.

Anche per te siamo di fronte a un’invasione, quindi?

E che dubbi ci sono? Questi stanno arrivando e sono tanti. Vedrete. Ci ridurranno in schiavitù. Poi ci colonizzeranno e faranno di noi ciò che vogliono. Già le vedo le navi che useranno per portarci in Sudan o in Kenia per lavorare nei loro campi. Per dar da mangiare alle giraffe e agli elefanti. Chi non vuole capirlo è un povero scemo”.

Dicono che vengono qui perché in Africa c’è troppa miseria. C’è la fame…

Ma quando mai? Questi vogliono solo colonizzarci. Stanno benissimo. Vivono in un posto dove ogni giorno possono fare safari o abbronzarsi. Si concedono lussi che noi possiamo solo sognare. E sono esperti di foto ritocco. I migliori al mondo. Tutte quelle foto di bambini scheletriti, sono dei falsi. Io avrei voluto nascere lì e giocare, come possono fare solo loro, con le giraffe. A me, invece, sono toccate quelle di plastica, un’infanzia molto triste. E poi li vedi? Sono tutti palestrati, tonici, muscolosi. Questo significa che in Africa hanno pure il tempo di andare in palestra. Beati loro. E non parliamo poi di quando sono nudi. Una volta sono stato in sauna, anni fa, con un ragazzo africano e con Salvini. Ho visto quel povero uomo versare lacrime amare. Guardava l’africano e poi rimirava la sua pancetta e più giù…Una sproporzione incredibile. Un’ingiustizia e un’offesa inaccettabile. Deve essere stato allora che il povero Matteo ha deciso di ribellarsi e cominciare a battersi contro di loro”.

E poi hanno tutti un telefonino, ma di quelli di marca, quelli che costano tantissimo…

Ecco un’altra prova. Mentono. Sono ricchissimi. Questi sono i veri padroni della telefonia mondiale. E non stategli a credere quando dicono che sono solo copie di fabbricazione cinese che costano pochissimo. Gli africani sono tutti bugiardi e truffatori . I telefonini, poi, non gli servono per parlare con le loro mamme lontane, ma per tenersi in collegamento tra loro e preparare l’assalto finale alla nostra civiltà. Questi sono cattivi. Peggio dei comunisti. Quelli si mangiavano i bambini. Questi, a proposito di fame, vogliono mangiarsi tutto il resto“.

Ci rubano il lavoro…

Vero, verissimo. Prima che arrivassero loro, in questo nostro paese, lavoravano tutti. C’era la piena occupazione. E ‘sti farabutti ci hanno rubato ogni cosa. Sapessi che amarezza assistere a certe scene. La mattina, verso l’alba, agli angoli delle strade, migliaia di nostri ragazzi in attesa. Vorrebbero andare nei campi a raccogliere pomodori. Ma non si ferma nessuno. Arrivano furgoni e camion nuovi di zecca, al volante ci sono i palestrati di cui parlavo prima. Si fermano e ridono in faccia ai nostri figli e li lasciano lì a soffrire. Fanno salire solo qualche ragazza, quei maiali…”.

Eh, sì. Questi violentano le nostre donne…

Prima che arrivassero loro, certe schifezze non succedevano. Qui c’era rispetto per le donne. Nessuno le molestava, mai uno stupro. C’era rispetto e parità. Se una storia finiva, non era una tragedia. Le donne valevano per la loro intelligenza e non per i loro corpi. Ma questi sono animali. Ma li hai mai visti quando arrivano quei maledetti delle organizzazioni umanitarie a salvarli in mezzo al mare? Quei negri urlano sempre. E sai che dicono? La gente certe cose non le sa, ma io sì. Ci sono stato a casa loro e conosco i loro linguaggi. Non è vero che chiedono aiuto o qualcosa da bere. La prima cosa che chiedono è : ‘ dove stanno le donne. Dateci le donne! ‘ . Affogassero tutti!”.

Sono sporchi, rovinano il territorio…

Povera Italia. Questo nostro paese civilissimo amava la natura e le arti, tutelava il territorio. Poi sono arrivati questi maiali ed è cambiato tutto. Le frane, le alluvioni…colpa loro! Sono i signori della speculazione edilizia. I neri sono tutti palazzinari…Ovunque vanno, costruiscono qualcosa. Baracche e tendopoli…speculatori!

Sono loro a inquinare i fiumi e il nostro mare. I crolli agli scavi di Pompei li hanno provocati loro perché odiano la nostra storia. Ce l’hanno con gli antichi romani perché gli rubavano i leoni e li portavano al Colosseo…Vogliono vendicarsi! ”.

Si lamentano sempre. Non solo li accogliamo, ma hanno sempre da ridire…

Gentaglia. Giorni fa ero in una nostra grande città. Ho cercato una stanza d’albergo. Niente. Tutto occupato, soprattutto le suites. Da loro, dai negri . Affollavano le piscine e i bar. Tutti in smoking.
E poi… I centri in cui li accogliamo e che loro chiamano lager….Ci andrei a vivere di corsa, io. Una stanza per ognuno di loro, camerieri bianchi che li servono dalla mattina alla sera, saune, beauty farm, campi di tennis e di calcetto, cinema e concerti. Se in giro non vedi più spettacoli come una volta è perché si sono presi tutto loro.
E si lamentano pure del cibo. Ma come si può… Mangiano le meglio cose. Stuoli di chef francesi a loro disposizione. Sono degli ingrati e dei profittatori. Se ne tornassero a casa loro.!”.

Giobbe, ma sei sicuro? Questi dicono che scappano dalle guerre. Che noi gli rubiamo tutto…

Sciocchezze. Sono selvaggi, gli piace la guerra. Hanno tante fabbriche di armi da quelle parti. Una volta ne ho visitata una. Delle fionde perfette. Precise al millimetro. Noi ce le sogniamo certe cose.
Noi rubiamo? Vai a far del bene. Noi li aiutiamo a casa loro, da secoli. Hanno tante cose di cui non sanno che fare. Il rame, ad esempio. A loro piace cucinare in pentole di terra o di argilla. Tutto quel rame ingombrava e noi lo abbiamo portato via per dargli una mano. Il coltan, i diamanti? Non sanno cosa siano. Ci giocano a sotto muro e poi li buttano via. E che male c’è se noi li raccogliamo e teniamo puliti i loro paesi? Dovrebbero ringraziarci, ‘sti fetenti”.

Vedo che Salvini è il tuo campione, il tuo punto di riferimento….Confermi?

Il mio idolo, il grande liberatore. Vorrei tanto farci un viaggio insieme. Il mio biglietto sarebbe di andata e ritorno. Il suo di sola andata. C’è una spiaggia enorme, un po’ più sotto della Libia. Non c’è il mare, ma pazienza. Lo lascerei lì e andrei via anche se temo che il deserto gli piacerebbe. Ce l’ha nell’anima -lui- il deserto…L’altra mia paura è che quei mascalzoni di cui parlavamo, quegli invasori, che muoiono a migliaia tra quel mare di sabbia pur di venire a conquistarci, alla fine, se lo incontrassero, lo salverebbero e ce lo riporterebbero su di un barcone. Sì, pur di farci dispetto, ce lo riporterebbero. Quelli, gli immigrati, sono davvero cattivi. La odiano, l’Italia”.

Rif.: Raiawadunia 06/’18

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