10 Aprile: ci lascia Nino Rota

10 APRILE 1979: CI LASCIAVA NINO ROTA

Nino Rota, è stato uno dei poeti della musica italiana più influenti nella storia del cinema. Figlio d’arte, madre pianista e nonno pianista/compositore, raggiunge il culmine della sua carriera tramite il sodalizio con il regista Federico Fellini, diventandone l’alter ego musicale dal 1952 al 1978. Compositore estremamente prolifico, il suo catalogo supera i 348 numeri d’opera: tra i vari successi ricordiamo Amarcord, film del 1973 diretto da Federico Fellini.

La notorietà di questo film è tale che lo stesso titolo Amarcord, dalla frase romagnola “a m’arcord” (“io mi ricordo”), è diventato un neologismo della lingua italiana, con il significato di rievocazione in chiave nostalgica.

Compone la colonna sonora anche per due capolavori di Luchino Visconti, Rocco e i suoi fratelli (1960) e Il Gattopardo (1963), e per il film Romeo e Giulietta, diretto da Franco Zeffirelli, Nastro d’Argento nel 1969 alla migliore colonna sonora, Rota vince l’Oscar per le musiche originali del film Il Padrino – Parte II, e il David di Donatello per il miglior musicista con il film Il Casanova di Federico Fellini.

Per non farsi mancare niente, si permette anche qualche incursione nel mondo della televisione, come le musiche per lo sceneggiato Il giornalino di Gian Burrasca, componendo  la canzone cult Viva la pappa col pomodoro, cantata da Rita Pavone.

Oggi ricordiamo dunque un compositore che non solo sapeva rendere la musica descrittiva, caratterizzante, ma che -della musica- riusciva a fare  un’immagine. Riuscire ad estrapolare e rappresentare l’anima del film, il carattere della storia, non è un dono di tutti: i film di Fellini, di Coppola, di Zeffirelli, non sarebbero stati la stessa cosa senza questo accompagnamento, che spesso e volentieri diventa esso stesso il protagonista, il leitmotiv di tutta la trama. Un ritratto, un identikit, che ne mette in evidenza i dettagli caratteristici, i particolari, come un pittore che ritrae il profilo di un volto: unico.

Ester Giamberini

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