Personaggio leggendario nella sua silenziosa eleganza, nella sua integrità e sobria integrità. Primo è già un presagio. Levi ha in sé la determinazione a rammentare, ricordare.
Sopravvissuto ad Auschwitz/Birkenau, venne risucchiato dalla gravità della tromba delle scale della sua casa torinese. Malore? Era arrivato il suo momento? Suicidio? Quest’ultima ipotesi mi lascia personalmente perplesso, per un Essere della sua taglia e date le sue esperienze.
Lucidissimo, essenziale e non scarno, ma asciutto. Sorprendente, efficace, terreno e spirituale, era capace di farsi capire dal laico, dal religioso, dall’ateo.
“Se questo è un uomo” è l’opera -non l’unica- per cui è maggiormente ricordato.