Due anni dopo…

Due anni dopo…

…ritorniamo a scrivere. Sono stati due anni di “prigionia sanitaria”. La verifica politica di cui parlavamo nel giugno 2020 ha avuto esito positivo: la politica riesce a controllare ed asservire i popoli. Noi parliamo soprattutto di quello italiano, ma la faccenda è notoriamente planetaria.

Sull’altro piatto della bilancia, c’è il peso della maggiore consapevolezza acquisita da un crescente numero di Italiani: singoli, associazioni, gruppi di comunicazione.

Intanto è scoppiata la guerra. In realtà, il mondo è in guerra da decenni, in decine e decine di regioni del Pianeta. La cultura di guerra fruttifica: si comincia pianificando la ricostruzione. Poi si fanno gli ordinativi bellici, quindi si organizzano attacchi e bombardamenti, ben inquadrati dai media con la sapienza di chi vuol normalizzare la guerra, come ineluttabile, congenita, innestata nel DNA dei singoli e dei popoli.

La scommessa di oggi e del futuro è -invece- nella CULTURA DI PACE, del vivere pacificamente, senza dover sempre scegliere il meno peggio (ad esempio, in politica), del sottoporsi a persuasione (in politica, sanità, pubblicità) divenendo sempre più servi e dipendenti. Cultura di Pace significa pure offrire condizioni dignitose di vita ai cittadini. Significa che vi deve essere perequazione, equità nella distribuzione del denaro: NON si può e NON si deve vedere l’esistenza del picco di ricchezza da un lato e il baratro di una fossa ordinaria dall’altro. Come è possibile che Tizio, dopo aver fatto poco o niente nell’azienda sull’orlo del fallimento, riceva una liquidazione di 150 milioni di euro? Come è possibile che si pretenda che una famiglia  possa vivere di una pensione sociale, perpetuando povertà e ignoranza? NON si venga a dire che ognuno ha secondo il suo merito: se fate parlare il ricco manager fallito, vi accorgete che NON ha meriti, conoscenza, cultura, abilità, ma che irradia ignoranza da tutti i suoi pori e da tutti gli oblò del suo yacht.

Zoomin’ tornerà su questi temi. Per ora, siamo sul percorso di ritorno: bentrovati e… moltiplichiamoci !

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