Sì. il cervello ha bisogno di zuccheri, ma non dello zucchero bianco, composto quasi al 100% di saccarosio. Il puro saccarosio è elemento squilibrato, che crea disarmonia, malattia, acidità in varie parti dell’organismo umano. E vedremo come, vedremo perché.
Lo zucchero bianco può essere derivato da barbabietola da zucchero, o dalla canna da zucchero. Quanto alla barbabietola, il sugo iniziale sta nelle radici. Per quel che riguarda la canna, si trova negli interstizi fra i nodi interni. Soffermiamoci sulla barbabietola: la radice è nota dai tempi di Buddha e Confucio. In occidente veniva però utilizzata per l’allevamento di bestiame, soprattutto le foglie.
Sino al 1700, la sola fonte di dolcificazione derivava dalla canna da zucchero, diffusa nel mondo. Il suo interno sugoso concedeva l’utilizzo di una sostanza ricca di ferro, sali minerali, amminoacidi, vitamine. L’esperienza fece sì che l’essere umano, anche per la comodità di trasporto, apprendesse a seccare tale succo (detto “melassa”). Quella polvere dolce, venne chiamata “Sale Indiano”. Fu Napoleone -sempre lui ad accendere le micce- a dichiarare guerra a questo prodotto estero. Ben diverso da Marco Polo, l’Italo-Corso avviò l’embargo contro l’Oriente. Almeno, a lui si accredita una tale decisione.