Vediamoci chiaro…
Le tabelle inserite nel libro sulla Neobiotica, dimostrano che:
1 – i cereali integrali contengono TUTTI gli amminoacidi
essenziali. Nel passato, ma ancora oggi, abbiamo letto che il
riso non contiene la lisina, per cui andrebbe – in una dieta
vegetariana – accompagnato da legumi, che invece ne sono
ricchi. Incidentalmente, i legumi sono poveri di metionina, di
cui il riso è abbondante. Sarebbe – dunque – una buona
compensazione reciproca, un buon connubio. In realtà, si
tratta di un fraintendimento continuato nei decenni. Infatti, a
essere povero di lisina è sì il riso, ma quello bianco. Non
parliamo certamente del riso integrale, che ne è provvisto. È
un equivoco che va avanti dagli anni ’60 e prosegue sino ad
oggi stesso.
2 – i cereali integrali hanno amminoacidi essenziali in
quantità superiori alle carni.
3 – le carni contengono una quantità minima e massima di
amminoacidi, a seconda della parte considerata. Vale a dire
che avremo diverse quantità e qualità di amminoacidi, a
seconda che si tratti – ad esempio – del quarto anteriore o
del filetto. Non è possibile mangiare “tutta” l’armonia del
corpo animale, ma solo la disarmonia di una parte. E, quindi,
ne deriva uno stato di acidosi. Ciò non avviene allorché ci
nutriamo del “piccolo” cereale integrale, che ha UNA
omogeneità e ARMONIA.
4 – dunque, abbiamo un solo valore amminoacidico nei
cereali integrali e ce ne nutriamo armoniosamente e
integralmente, creando equilibrio. Solo un eccesso di cereali
può dare una certa acidità localizzata e, per lo più, ciò
avviene in un corpo già ricco di “qualità animale”.
Da “Neobiotica, Alimentazione Naturale Terapeutica”
A.W. Grassani
Edizioni Listen!Books