CASTELLUCCIO, LÀ DOVE C’ERA LA FIORITURA ORA C’È L’ECOMOSTRO

CASTELLUCCIO, LÀ DOVE C’ERA LA FIORITURA ORA C’È L’ECOMOSTRO

Una colata di cemento deturperà per sempre uno degli spettacoli naturali più ammirati d’Italia. Dopo un anno di polemiche, ecco il “Deltaplano”

Oggi, un luogo unico, che molti italiani, umbri, marchigiani (e non solo) considerano una parte del patrimonio personale, storico e naturalistico di questo Paese, ha subito un ulteriore attacco. La Piana di Castelluccio, lembo umbro al confine con le Marche, nota in tutto il mondo per l’ambiente naturale unico e per la bellezza della “fioritura”, subisce una modifica sostanziale, una deturpazione, a causa di una decisione politica che la cambierà, in peggio, per sempre.

Una colata di cemento sta devastando e sfigurando Castelluccio, per ospitare una sorta di centro commerciale, il cosiddetto “Deltaplano”, come da intenzioni sbandierate o più spesso sottaciute dalla Regione Umbria nell’ultimo anno. La foto dei lavori in corso è eloquente. Un pezzo di Italia non c’è più. Post Facebook razionali e rabbiosi da parte di persone che sul terremoto e sulla vicenda di Castelluccio non hanno lesinato critiche a quanto stava avvenendo. Inascoltati. C’è anche un Comitato, molto attivo e puntuale. Ma è assurdo e diabolico che si pretenda, si finga di rispondere in questo modo alle necessità post/terremoto. Dopo che il terremoto ha devastato, l’opera viene proseguita dall’uomo stesso.

Redazionale

Translate »
Facebook
Instagram