I denti qui sopra fotografati, raccontano molto più di quel che si possa generalmente credere. Il leone ride: vive la sua realtà e ritiene che i denti dell’essere umano servano giusto a fare il solletico. Effettivamente, la differenza tra la dentatura felina e quella umana è più che evidente. E ci può insegnare molto.
Il leone -il carnivoro- ha SOLAMENTE denti canini. Anche i suoi molari sono appuntiti. I “canini veri e propri” in realtà sono zanne. Tutti possono servire anche come offesa/difesa. Le zanne hanno anche una funzione strategica particolare. Alcuni animali le utilizzano per colpire mortalmente le prede, affondando queste armi da offesa nelle loro giugulari. Il canino serve per sbranare le carni. La masticazione quasi non esiste: i canini frantumano le fibre e le fasce muscolari. Gli stracci di carne vengono presto ingoiati ed affidati ai potenti succhi gastrici. Dopo questa prima metabolizzazione ed assimilazione, le scorie residue e le tossine passano al corto tubo intestinale: le sue pareti sono lisce, per agevolarne il transito e l’espulsione, evitando l’intossicazione acuta determinabile da cadaverina, putrescina, urea, xantine. Altrettanto non si può dire dell’intestino umano, assai lungo e ricco di anse e curve, caratteristico del vegetariano.
L’essere umano ha -al contrario dell’animale carnivoro- denti selezionati: 20 molari e premolari, 4 canini, 8 incisivi. Questi (gli incisivi) servono a sminuzzare, tagliare; i denti numericamente prevalenti sono i premolari e molari (destinati a macinare, molare); i canini sono un residuo storico del periodo in cui erano in maggior numero e di maggiori dimensioni e lunghezza, nel periodo carnivoro della storia umana. Particolare interessante è che questi canini sono definibili come denti opzionali. Nella pluridecennale esperienza di studio ed insegnamento, ho potuto notare che i canini possono essere più o meno appuntiti, o più o meno smussati. E addirittura, la loro forma muta nel tempo di mesi o anni di vegetarianismo o carnivorismo !
Tutto ciò ci fa concludere che gli incisivi sono per le radici, le verdure, le cortecce, le bucce. I molari -invece- molano i cereali, i semi, il cibo in genere. Essendo essi il 60% di tutta la dentatura umana, ci danno la precisa indicazione che la nostra alimentazione debba essere costituita -per il 60%- di cereali.
Gli incisivi compongono circa il 22 / 25% delle arcate dentali: dunque, circa il 25% sarà composto di vegetali.
Rimane un 15%, corrispondente alla percentuale costituita dai canini: proteine che potranno essere fornite dai legumi (scelta vegetariana), o prodotti animali di varia origine (altra scelta).
Si potranno approfondire i vari temi della corretta nutrizione, ma i soli denti già danno un interessante segnale. E guardando i denti dell’umano, il leone ride.
Alois Walden Grassani