LUCE

LUCE

Fotografia… Fotografare… “scrivere con la luce”.

E’ questo che fa un fotografo… usa la luce per raccontare il proprio sentire.

Uno dei miei pensieri come fotografo è che la realtà, quella che ci circonda, quando diventa abituale… è quasi deludente. Così, con la fotografia, si tende istintivamente a cercare di migliorarla.

            Proviamo ad immaginare un film senza sonoro… sicuramente ci darà l’idea che manchi qualcosa. Ecco, la fotografia non è realtà, bensì è realtà privata di quattro sensi: ancora più deludente della realtà a cui siamo abituati. Ecco perché compito del fotografo è  di compensare le mancanze, attraverso tutte le tecniche a disposizione, per rendere quell’immagine speciale… tanto speciale che supera il vero. La fotografia deve stupire, nel bene o nel male, ma deve stupire.      Per carità… può essere anche discreta… o silenziosamente onesta e sincera… ma lo stupore!!!  Lo stupore è linfa. 

Mentre osservo la foto di Edward S.Curtis, riconosco di non aver mai visto un’immagine simile… eppure è stata scattata intorno al 1900… presso i pellerossa Nativi d’America… e forse… è immagine unica nella storia. E irripetibile. Quella foto… non è realtà: la realtà è a colori… Probabilmente rappresenta un costume indossato da un bimbo… ma non importa ciò che è: importa che ci fa un po’ paura, con quel bianco e nero, con quella non riconoscibilità alla quale non siamo abituati. Mi stupisce. Il mai visto, o il visto diverso… mi stupisce.

Spesso i grandi fotografi creano essi stessi l’immagine, usando luci, trucchi, ecc. Possiamo osservare ciò dalla foto di David Lachapelle, in cui  una modella ha la pelle griffata da una nota casa che realizza oggetti in pelle….

Tra le due immagini qui proposte, noi potremmo trovare similitudine concettuale. Però, a me, la foto di Curtis fa paura, mentre la foto di Lachapelle mi fa pensare… Chissà. Io credo a ciò che dicevano gli impressionisti ad inizio del secolo scorso: si può vedere con la ragione… si può vedere con l’inconscio.

Claudio Loreti

Fotografo, ricercatore, 

3 Agosto 2018

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