CARTA STRACCIA:
CAMBIARE LA COSTITUZIONE
Gente del popolo mi dice che la “Costituzione Italiana è roba leggerina, ormai. E’ ora di ammodernarla….per esempio, vi si dice che la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro….andiamo….è una barzelletta“. Eh già: siccome è fondata sulla corruzione, e non si trovano metodiche strutturali di lavoro, ….CAMBIAMO LA COSTITUZIONE ! E’ come per l’atrazina: siccome ce n’è troppa nell’acqua, alziamo i livelli ammessi dalla legge, la quale non bada alle richieste della fisiologia umana, ma alla “commerciabilità silenziosa” dell’acqua. O anche, aboliamo l’articolo 53 della Costituzione, perché la dignità di chi ricopre cariche pubbliche è diventata una barzelletta! E’ lo stesso ragionamento di Erlusconi sul falso in bilancio: mi dà fastidio…lo abolisco; la prescrizione dà noia…..la prolungo sino ad esaurimento dei tribunali.
Quando guardo questa “gente del popolo” che mi dice “coteste” corbellerie, li guardo bene e vedo laureati, professori, artisti, consiglieri comunali dedicati alle politiche sociali. E mi dicono che per cambiare la Costituzione, bisogna forzare la mano, forzare i tempi. NON CREDO AI MIEI OCCHI, ALLE MIE ORECCHIE. Poi mi volto e parlo con altra gente del popolo: bidelli, falegnami, contadini, baristi… e affini che -a tali parole- scuotono la testa, sconsolati.
E la scuoto anche io.
Alois Walden Grassani.