CORAZZIERE 1 e CORAZZIERE 2
Nel mezzo, tra i due corazzieri, c’era Napolitano travestito da Crozza, o viceversa.
Invece, tra il genitore 1 e il genitore 2 (ambedue declinati al maschile e la cosa non si presenta bene) ci sono figli e figlie, che dovrebbero avere madri e padri.
Quindi se le madri sono due, si scriva che sono due madri e se i padri sono due, si scriva che sono due padri.
Se poi, nella più piatta abitudine, ci sono una madre e un padre, si scriva che ci sono una madre e un padre.
(Sembra semplice, no? – N.d.R)
* * *
Poichè le famiglie omogenitoriali sono una realtà e Salvini non ne capisce che pochissimo.
Ma proprio poco poco.
E tuttavia, ha capito che se la genitorialità arriva da madri “surrogate” implica un doppio acquisto: quello della persona della madre in surroga e quello della creatura che ne nasce. Perchè la surrogazione di maternità è una compravendita scandalosa, che mercifica donne in condizione di necessità economiche e, come giustissimamente spiega Arcilesbica, segna il confine tra l’essere maschi e l’essere femmine, ancora una volta.
Ma poi Salvini deve fare casino e non sa fermarsi, come un camion lanciato sull’autostrada e guidato da un camionista ubriaco, per cui, invece di aprire un fronte importante e sano contro l’utero in affitto, proclamando la necessità di garantire anche alle persone singole, come alle coppie (sia omo, che eterogenitoriali) la possibilità di adozioni rapide e basate sulla capacità di amare dei futuri genitori, Salvini si scaglia contro l’omosessualità, di fatto.
Che dire? Insultarlo non serve a niente, ma certo la voglia viene.
Raffaella Costi.