La Polinesia denuncia la Francia per i test nucleari: 193 in 30 anni

Polinesia denuncia Francia. Test nucleari: 193 in 30 anni

Per la seconda volta in due anni, la Polinesia denuncia la Francia per crimini contro l’umanità, in relazione ai 193 test nucleari realizzati nell’arcipelago in 30 anni. Secondo le autorità polinesiane, sono responsabili della morte e delle malattie di decine di migliaia di persone.

12 Ottobre 2018

 

 

All’origine del procedimento aperto presso la Corte Penale Internazionale (CPI), con sede a l’Aja, c’è l’ex presidente indipendentista Oscar Temaru, in lotta contro il «colonialismo nucleare» in Polinesia Francese, in particolare gli atolli di Mururoa e Fangataufa, scelti da Parigi per attuare campagne di test.

Il quotidiano francese Le Monde riferisce di 193  test nucleari attuati nei due atolli, di cui 12  «prove di sicurezza» -durante le quali si verifica che le bombe non esplodono se non sono armate- 46 nell’atmosfera  e 147  sotterranei, con esplosioni in profondità, o trivellando il terreno.

«I test nucleari francesi sono  il risultato diretto della colonizzazione.  Diversamente da quanto sostiene  la Francia, ci sono stati imposti con la minaccia diretta di insediare un potere  militare se ci fossimo rifiutati» ha dichiarato Temaru davanti alla Commissione Onu specializzata sulla decolonizzazione. «Lo dobbiamo a tutte quelle persone decedute in conseguenza del colonialismo nucleare.  La nostra denuncia riguarda tutti i presidenti francesi in carica a partire del 1966, ancora in vita oggi» ha aggiunto il leader del partito Tavini Huira’atira, che all’inizio del 2018 ha lanciato una petizione popolare sulle responsabilità dello Stato francese per tutti i «danni sanitari, ambientali, culturali, economici e sociali» provocati dai suoi test in Polinesia.

Nel 2013, circa 400 documenti sono stati declassificati, ma le conseguenze ambientali e sanitarie dei test sono state nascoste a lungo dall’esercito francese. In Polinesia, decine di migliaia di persone sono state esposte alla radioattività, notoriamente responsabile di tumori e leucemie, ma finora solo una ventina di persone sono state risarcite su un migliaio di casi già denunciati. Due anni fa, la Francia è già stata denunciata dalla Chiesa protestante di Polinesia con le stesse accuse, ma finora senza alcun risultato. La stampa francese sottolinea che anche questa seconda denuncia cadrà probabilmente nel vuoto: la CPI è competente solo per i crimini gravi e ripetuti commessi dopo il 1 luglio 2002. Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha invece il potere di rivolgersi al procuratore della CPI per fatti anteriori.

Nel 1966, anno del primo test, il generale De Gaulle ha assistito all’esplosione di un ordigno sei volte più potente di quello lanciato su Hiroshima.  Nel 1998 la Francia ha firmato e ratificato il trattato di divieto totale degli esperimenti nucleari. Da allora, l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (AIEA) sta monitorando i livelli di radioattività a Mururoa e Fangataufa.

Rif.La Stampa

 Terra Nuova

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