LA PLASTICA UCCIDE IL PIANETA

Un capodoglio è stato trovato morto su una spiaggia spagnola. Nello stomaco aveva 29 chili di plastica che gli hanno intasato l’apparato digestivo. [1] Questo è il destino che rischiano ogni giorno molti pesci, tartarughe, balene, uccelli, delfini e altri animali, mentre i nostri oceani diventano una zuppa di plastica. [2]

Grazie alla massiccia protesta dell’opinione pubblica, la Commissione europea ha proposto una nuova legge per ridurre la plastica monouso e arginare l’enorme marea di rifiuti di plastica. [3]

Purtroppo alcuni paesi dell’Ue, probabilmente dietro le pressioni delle lobby dell’industria della plastica, rischiano di far deragliare questa proposta, così foriera di speranze per il nostro ambiente. [4]

Ma abbiamo ancora l’opportunità di trasformare la proposta della Commissione in realtà. Ecco perché dobbiamo farci sentire con urgenza prima che vadano in periodica vacanza! Subito dopo l’estate la proposta è stata discussa dai governi nazionali dell’Ue. Per resistere alle pressioni dell’industria della plastica e sostenere la proposta della Commissione, dobbiamo poter contare sul loro appoggio.

Nel 2017, abbiamo condotto una campagna che ha presentato oltre 750.000 firme e affisso manifesti in tutta Bruxelles, dimostrando così quanto possiamo essere efficaci quando agiamo insieme. Sappiamo che tutti insieme possiamo realizzare il cambiamento che vogliamo. L’abbiamo già fatto una volta, facciamolo di nuovo!

L’Europa è il secondo produttore di plastica al mondo e il nostro, già vasto, uso di prodotti in plastica aumenta sempre più. [5]

Ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani: l’equivalente di un camion di rifiuti al minuto! [6]

Tutta questa plastica finisce anche sulle nostre tavole: gli studi dimostrano che un consumatore medio europeo di molluschi ingerisce, all’anno fino a 11.000 frammenti di plastica attraverso i frutti di mare. [7]

L’Ue ha una storica occasione di combattere i rifiuti di plastica che soffocano il nostro pianeta e di collocarsi al primo posto nella lotta globale contro l’inquinamento causato dalla plastica. Ma assieme alla lobby di plastica, temiamo che alcuni Stati membri cercheranno di ostacolare l’Europa. Il rischio di perdere questa opportunità di adottare politiche “pulite” è reale.

La nostra comunità può fare davvero la differenza. Gli Stati membri dell’Ue che stanno cedendo alle lobby della plastica saranno in grado di contrastare la nuova legge solo se possono contare sull’indifferenza dall’opinione pubblica. L’anno scorso ci siamo fatti sentire forte e chiaro per chiedere la fine dell’inquinamento causato dalla plastica. In tutta Europa sono state organizzate manifestazioni di massa. Abbiamo inondato Bruxelles di manifesti e, con enorme sorpresa della lobby della plastica, il primo Vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, è uscito dalla sala riunioni, per ricevere la nostra petizione e ci ha citato durante il loro incontro.

La lobby della plastica e gli Stati membri dell’Ue che ne sostengono le tesi, sanno che li stiamo osservando e che abbiamo preso questa battaglia sul serio. Siamo ormai a un passo dal nostro obiettivo, ma abbiamo ancora bisogno di una spinta finale per convincere gli Stati membri a non ostacolare l’Europa!