Interpellato, il direttore di Zoomin’ dice: “Si sta realizzando sempre più, si sta perfezionando la guerra impersonale, fatta di puro calcolo, progetti di distruzione e ricostruzione, di azioni disumane e di apparenti partecipazioni umane successive alle catastrofi progettate. E’ una guerra sempre più robotica, priva di partecipazione, con vittime che non vengono viste e che non toccano il cuore”. Gli sfollati, ad ora (fine Aprile 2019), sono più di 40 mila, di cui il 50% donne e il 25% minorenni. I medici libici rendono inoltre noto che -nei prossimi giorni- 45 feriti gravi (donne e minorenni) saranno operate da un chirurgo francese all’ospedale di Bengasi.