Giornalista e inventore, era ungherese, poi naturalizzato argentino. Intuitivo, ebbe la caratteristica di non sapersi amministrare: genio e sregolatezza. Era Làslo Birò.
Alcuni bambini giocavano con le biglie in spiaggia. Le sfere di vetro lasciavano linee morbide sulla sabbia. Birò ebbe il classico lampo di genio: dal gioco con le biglie, l’intuizione lo portò velocemente alla penna a sfera, che brevettò nel 1938, in vetro, ceramica, ottone e lacca.
Non riuscì mai a far decollare la sua invenzione, pur avendo trovato dei finanziatori. Anzi, alla fine, cedette il brevetto ad uno di essi, il marchese Marcel Bich, aostano trasferitosi con la famiglia a Torino, poi naturalizzata francese. Era originario della magica Chatillon, come lo saranno il pittore e scultore Italo Mus e il giornalista, scrittore, saggista Furio Colombo.