In Italia vi sono porcilaie ed allevamenti infernali, sia per quel che riguarda i mammiferi, sia per gli uccelli, i pesci, con voli di fantasia che implicano animali più esotici e vanno a infiorettarsi di piume di struzzo, criniere di cavalli, pelli di coccodrilli e boa, pellicce di visoni, cincillà e loro confratelli. Vi sono anche fratelli più fortunati (diciamo così), destinati non al macello, bensì alla compagnia dell’umano: cani, gatti, uccelli e uccellini, rettili di vario tipo, vale a dire dall’iguana alla tartaruga, al serpente e -fino a poco tempo fa- anche al coccodrillo.
In Italia si allevano 9 milioni di bovini, 9 milioni di suini, quasi 13 milioni tra ovini e caprini, 500 milioni di polli “da carne”, 50 milioni di galline ovaiole, 100 milioni di conigli e centinaia di milioni di altro pollame (galline faraone, tacchini, quaglie, e altri ancora).
Nonostante siamo esterrefatti da decenni, oggi abbiamo la possibilità tecnica di confrontarci anche con l’estero. Ci aspettano sorprese e qui ne evocheremo due.
Stiamo inaugurando la nuova Via della Seta. Ne vedremo delle belle, negli anni a venire. E le vedremo in tutto il mondo. Tuttavia, i più capaci di stupirci saranno i Cinesi.