I CACCIATORI DI FRODO NON HANNO SCRUPOLI.
Un pesantissimo bilancio di sangue, che dimostra come l’uccisione e la cattura di specie protette sia diventata una ricca fonte di guadagno per organizzazioni malavitose locali, con collegamenti internazionali. Tra gli ultimi, uccisa il 12 maggio, si chiamava Rachel Katumwa, aveva 25 anni e faceva la guardia forestale nel Parco Virunga, in Congo al confine con Ruanda e Uganda dove vivono i gorilla di montagna. Con lei, dall’inizio dell’anno sono otto i rangers ammazzati dai bracconieri in questo angolo d’Africa: il bracconaggio non devasta solo la natura, ma uccide anche le persone che la proteggono. Il rapporto del Wwf –Bracconaggio Connection– non è più solo un ennesimo grido di allarme sui tanti reati che nel mondo vengono commessi contro l’Ambiente.